L'immaginazione di Philip José Farmer si accende davanti ai misteri dell'universo e dell'animo umano, e riesce come quella di pochi altri scrittori di tantascienza a trasmetterli al lettore in tutta la loro forza d'urto
Dopo avere esordito più di vent'anni fa con numerosi rac conti di argomento biologico e psicologico con cui egli scosse il mondo della fantascienza, Farmer ci ha dato una serie di opere grandiose, aventi come tema le nuove religioni e le nuove mitologie che l'uomo incontrerà si creerà nell'universo, e la vita di creature immortali di uomini dai poteri quasi divini: il Mondo del Fiume, dove tutta l'umanità rivive contemporaneamente, i Fabbricanti di Universi, capaci di costruirsi mondi a propria misura Una delle opere plù famose di Farmer è il presente ciclo NOTTE DI LUCE: alcuni romanzi che presentano il perso- naggio di John Carmody, dapprima criminale interplane- tario e poi, dopo la conversione, sacerdote cattolico. Dal planeta Kareen, dopo una tempesta solare dà periodica- mente vita al fantasmi dell'inconscio, a Feral, dove una nuova razza intelligente affronta i primi passi della civiltà ad Abatos, dove l'unico abitante offre l'immortalità a prez zo del futuro della razza umana: John Carmody incontra ogni volta vari esseri e varie manifestazioni che, al di sotto del loro spessore scientifico e razionale, lasciano traspa- rire la presenza di qualcosa che va al di là della com- prensione umana.
Da ciascuna di queste avventure emerge il particolare ri tratto dell'universo di Farmer: un cosmo la cui misura è forse il miracolo scientifico